Mi chiamo Romina
Il mio percorso professionale
Durante gli studi ho sempre voluto intrecciare esperienze, dal volontariato alle prime attività lavorative, che hanno arricchito il mio bagaglio sociale e relazionale. Questi interessi sono maturati con una laurea in Psicologia Clinica e di Comunità presso l’Università degli Studi di Torino.
Tirocinante presso Consultori familiari e Servizi Sociali, sono entrata in contatto con la sofferenza e la fragilità dell’infanzia, dell’ adolescenza e dell’ età adulta.
Mi sono specializzata presso il Centro Terapia Cognitiva di Como, principalmente per l’ approccio Costruttivista, che vede la persona come “costruttore” della propria esperienza personale, e per l’attenzione e l’importanza attribuita alla Relazione all’interno del percorso terapeutico.
Nel 2014 ho completato la formazione di II livello per l’applicazione dell’EMDR, approccio terapeutico efficace per il trattamento delle esperienze traumatiche e di diverse psicopatologie.
Per circa dieci anni ho lavorato in una struttura per le dipendenze patologiche con pazienti anche affetti da gravi patologie psichiatriche seguiti dai Servizi di Salute Mentale e dai Ser.T. Il mio percorso formativo all’interno di questa realtà mi ha visto impegnata nella conduzione di colloqui individuali, di gruppi (occupazionali e terapeutici) e di incontri con le famiglie. Nel tempo ho affiancato i Responsabili di Struttura e collaborato con i Servizi Pubblici per organizzare i Progetti di cura individualizzati dei singoli ospiti.
Insieme a colleghi psicologi e psicoterapeuti organizzo percorsi rivolti ad adolescenti e adulti per valorizzare la cultura del benessere. L’obiettivo è quello di stimolare una maggiore conoscenza del funzionamento psico-fisico ed emotivo della persona affinché possa acquisire una più ampia consapevolezza delle proprie risorse.
Queste esperienze, insieme all’analisi personale prevista dal mio percorso formativo, mi hanno fatto comprendere quanto sia fondamentale offrire uno spazio di ascolto e di accoglienza dove nessuno giudica, per gettare le basi di quella che può diventare un’esperienza trasformativa, di cambiamento.